La mia scena preferita di Thelma & Louise arriva all’incirca a metà del film, quando Louise (Susan Sarandon) e Jimmy (Michael Madsen) si ritrovano in un motel di dubbia qualità.

L’iniziale tensione di Jimmy sfocia in un attimo di incontrollata aggressività, presto stemperata sia dai suoi sentimenti per Louise sia per la semplice presenza di lei al suo fianco. Jimmy si scioglie, Louise riprende il controllo della situazione e il dialogo fra i due assume toni di una dolcezza irresistibile. Poco male se il giorno dopo, come sappiamo, questa dolcezza si traduce in un amaro addio.

Thelma & Louise (Ridley Scott, 1991)

La recente morte di Michael Madsen mi ha riportato a Thelma & Louise per l’ennesima volta1. Nei giorni successivi al triste annuncio, sul web l’attore americano è stato molto spesso ricordato per gli splendidi ruoli al servizio di Quentin Tarantino. Eppure, il suo Jimmy Lennox occupa un posto troppo speciale nel mio cuore per preferirgli Mr. Blonde o Budd.

Infatti, è anche e soprattutto in un personaggio minusculo eppure così memorabile come Jimmy Lennox che si può rintracciare tutta la grandezza di Michael Madsen. Chiaramente la scena descritta all’inizio non deve il suo fascino al solo Madsen. Piuttosto, a impreziosirla sono l’apparente naturalità della sua interazione con Susan Sarandon e il talento di Ridley Scott che li incastra perfettamente. Fondamentale è poi il montaggio, che alterna la seduzione di Thelma (Geena Davis) a opera di J.D. (Brad Pitt) in un’altra stanza dello stesso motel, sovrapponendo per contrasto un’intimità del tutto diversa che finisce per esaltare la qualità dei momenti tra Louise e Jimmy.

Tuttavia, cosa sarebbe Jimmy Lennox senza il sorriso sghembo di Madsen? Nel suo corpo prende vita l’incapacità di Jimmy di stare fermo mentre discute con Louise, nonché l’inspiegabile urgenza che lo costringe a puntare lo sguardo oltre la donna e oltre se stesso. Ogni volta che abbassa la testa, vinto, o che rivolge gli occhi altrove, convinto, il peso delle parole che lo investono arriva senza che a Jimmy sia necessario parlare.

“Ask me no questions and I’ll tell you no lies” dice a un certo punto Jimmy, ed è così che mi piace immaginare Michael Madsen. Un attore il cui linguaggio corporeo non mente e racconta solo quello che può dire, sapendolo comunicare con grazia, senza un movimento di troppo, senza rovinare la scena cercando di imporre la propria statura.

Il cinema che amo è pieno di personaggi secondari indimenticabili, ma pochi lo sono come Jimmy Lennox. Michael ora non c’è più, ma finché ho Thelma & Louise vicino a me Jimmy ci sarà sempre.


  1. Ho questa meravigliosa edizione Criterion↩︎